San Salvatore di Fitalia è un piccolo comune italiano situato nell’entroterra della provincia di Messina.
San Salvatore di Fitalia è circondata da un paesaggio montuoso e collinare. Si trova a un’altitudine di circa 600 metri sul livello del mare, in una posizione panoramica che offre viste spettacolari sulle valli circostanti e sul Mar Tirreno.
La storia di San Salvatore di Fitalia risale all’epoca antica, quando il territorio era abitato da popolazioni sicane. Successivamente, fu colonizzato dai Greci e poi dominato dai Romani. Durante il periodo bizantino, fu un importante centro religioso e monastico. Nel corso dei secoli, ha subito diverse dominazioni, tra cui quelle normanne, sveve e aragonesi.
Il centro storico di San Salvatore di Fitalia conserva ancora l’aspetto tipico dei borghi medievali, con stradine strette e tortuose, case in pietra e antiche chiese. La Chiesa Madre di San Salvatore, risalente al XIII secolo, è uno dei principali luoghi di interesse del comune, con il suo campanile a vela e i preziosi affreschi.
Il territorio intorno a San Salvatore di Fitalia è ricco di bellezze naturali, con boschi, colline e fiumi che offrono la possibilità di fare escursioni e attività all’aperto. Inoltre, nelle vicinanze si trovano anche alcune aree protette, come il Parco dei Nebrodi, un’importante riserva naturale con una varietà di flora e fauna.
Cosa Non Puoi Perderti a San Salvatore di Fitalia
Molte sono le cose da vedere a San Salvatore di Fitalia e tutte di particolare bellezza o interesse storico culturale. Ecco le cose da non perdere assolutamente
Centro storico
Nel centro storico di San Salvatore di Fitalia è possibile passeggiare per le sue viuzze e ammirare le antiche case, le bellissime chiese e le opere in ferro che percorrono le stradine del borgo.
Chiesa di San Salvatore
La chiesa di San Salvatore risale all'era bizantina. Tuttavia, alla fine del XVIII secolo, ha subito un importante aggiornamento degli interni con alcuni lavori in stucco tardo-barocchi. In un recente restauro hanno deciso di rimuovere lo stucco per restituire alla chiesa il suo aspetto originale.
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